Ex contro ex. Il primo ex è un rabbino. Che è stato anche un criminale. E per questo ha fondato un collegio religioso riservato alle pecorelle smarrite transitate – come lui – nelle galere israeliane. Un ex che però non è più ex visto che nei giorni scorsi è stato arrestato con l’accusa d’aver affrontato alla vecchia maniera un adepto (il secondo ex) che si stava allontanando di nuovo dalla retta via. Come? Sparandogli alle gambe.
L’episodio risalirebbe a tre settimane fa, ma finora era rimasto coperto dal segreto istruttorio. Il rabbino in questione, scrivono i giornali israeliani, svolgeva la sua missione a Gerusalemme, dove si era stabilito dopo aver scontato una condanna per tentativo di omicidio ed essersi votato alla vita religiosa.
Qui aveva aperto una scuola talmudica diversa dalle numerosissime altre perché si trattava di un collegio rivolto a pregiudicati ed ex malfattori in odore di pentimento. Procedeva tutto bene. Le sbarre erano soltanto un lontano – e cattivo – ricordo. Fino a quando uno degli studenti non ha pensato bene di mostrarsi – secondo il rabbino ex galeotto – “poco saldo nel cammino di conversione” e sarebbe tornato a delinquere.
Un tradimento. Peggio. Un affronto. Talmente tanto grave che – stando alla ricostruzione della polizia – il rabbino avrebbe provveduto a punire come ai vecchi tempi. O meglio: come si faceva nella precedente vita. Così il rabbino ex galeotto avrebbe preso una pistola e sparato al peccatore recidivo da una motocicletta in corsa. Un agguato in piena regola. Che gli è costato il ritorno in prigione.