Più che un affronto sembra una dichiarazione di guerra. E una promessa: da questo pezzo di terra tutto quello che è musulmano sarà spazzato via. Moschee storiche comprese.
Da qualche giorno, su 200 bus di linea della compagnia israeliana Egged per le vie di Gerusalemme, sono comparsi mega poster che chiedono la costruzione di un terso tempio ebraico. La cosa particolare è che nel disegno di corredo, c’è la Spianata delle moschee senza le… moschee.
I poster sono stati commissionati da un gruppo di estrema destra chiamato Eretz Israel Shelanu (La nostra terra d’Israele), guidato dai rabbini Shalom Dov Wolpo e Baruch Marzel. “La moschea è lì solo provvisoriamente – ha tuonato Dov Wolpo – perché dovrà fare spazio alla costruzione del nuovo Tempio. Questo lo sanno sia gli arabi che l’amministrazione Obama”.
Poco più in là, a Gerusalemme Est (a maggioranza musulmana) non l’han presa proprio bene. Anche perché Gerusalemme, per i palestinesi, non è una città qualsiasi, ma “la” capitale.
(aggiornamento del 6 aprile: dopo oltre una settimana di esposizione, i poster sono stati tolti da tutti bus in cui erano stati messi)