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Gaza, l’alleggerimento israeliano dei confini mette in difficoltà i trafficanti dei tunnel

I camion pieni di prodotti aspettano di attraversare il valico di Kerem Shalom tra Israele e la Striscia di Gaza

I meno entusiasti sono loro: i commercianti sottoterra. Perché se la popolazione di Gaza ha accolto con disinteresse l’annuncio d’Israele di alleggerire il blocco sulla Striscia, loro, i trafficanti dei tunnel sotterranei, non hanno nascosto l’insofferenza. Perché l’annuncio del governo di Gerusalemme ha fatto crollare i prezzi dei prodotti. Già nel giro di ventiquattrore.

Molte merci, lunedì mattina, arrivavano a costare meno della metà del giorno prima. E con margini di guadagno così bassi, ai commercianti sottoterra non resta altro che cambiare mestiere. O prodotti da trafficare.

Per dire: le bibite registravano un calo del 50%. Il cemento, anche più: se una tonnellata domenica arrivava a costare 360 euro, il giorno successivo il prezzo era crollato a circa 148. «Gli abitanti di Gaza sanno che i prodotti israeliani hanno una qualità maggiore di quelli che arrivano dall’Egitto attraverso i tunnel», hanno detto i commercianti palestinesi al quotidiano Yedioth Ahronoth.

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3 risposte a "Gaza, l’alleggerimento israeliano dei confini mette in difficoltà i trafficanti dei tunnel"

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